Un itinerario tra storia, mare e tradizioni
Dati tecnici
- Distanza: 11 km su asfalto
- Difficoltà: Bassa
- Punti di interesse: 7
- Partenza: Eraclea Mare
- Arrivo: Caorle
Dal cuore verde di Eraclea fino alla storica Caorle, questo segmento del viaggio vi condurrà attraverso tradizioni millenarie e il ricco patrimonio culturale legato alla pesca, attraversando le fertili terre della bonifica. La meta finale, Caorle, vi incanterà con i suoi colorati edifici, le innumerevoli attività e i ristorantini tipici.
Melidissa ed Heraclia: le origini di Eraclea
L’odierna Eraclea affonda le sue radici prima dell’arrivo dei Romani nella regione, nel 186 a.C. All’epoca, l’area era coperta dalle acque di una laguna da cui emergevano alcuni isolotti, abitati dagli antichi Veneti. Tra questi, spiccava l’isola di Melidissa, un luogo dal fascino e dal mistero ancora oggi avvolto nella leggenda.
Con la dominazione romana, Eraclea conobbe un periodo di ricchezza e sviluppo. Tuttavia, le invasioni barbariche costrinsero molti nobili di Opitergium (Oderzo) a rifugiarsi sull’isola. In seguito, Eraclea divenne una delle città più importanti della Laguna Veneta e per un periodo fu addirittura capitale del Ducato di Venezia. Il nome “Heraclia” venne scelto in onore dell’imperatore bizantino Eraclio.
Nel XII secolo, a seguito di un’alluvione che modificò il corso del fiume Piave, la zona divenne paludosa e malarica, portando all’abbandono della città. Fu solo nel XVII secolo che l’area venne ripopolata, dando origine al centro di Grisolèra, circondato da canneti, chiamati “grixiòłe” per il colore grigiastro delle loro punte.
Durante la Prima Guerra Mondiale, il territorio fu nuovamente devastato, ma nel dopoguerra furono riprese le opere di bonifica, che permisero la rinascita dell’area e la creazione della pineta marittima, che oggi caratterizza la costa e protegge il litorale dalle mareggiate. Nel 1950, la città tornò a chiamarsi Eraclea.
Eraclea Mare: un gioiello naturale
Oggi Eraclea Mare è una località balneare rinomata per la qualità delle sue acque e per la sua splendida pineta. Le dune sabbiose e la suggestiva Laguna del Mort, considerata una delle spiagge più belle d’Italia, fanno di questa destinazione un vero paradiso naturale.
Caorle, la piccola Venezia
L’ultima tappa dell’itinerario porta a Caorle, una cittadina dal fascino unico, spesso chiamata “la piccola Venezia” per il suo centro storico pittoresco e la sua lunga tradizione marinara.
Le origini di Caorle risalgono all’epoca romana, quando era un porto strategico lungo il fiume Lemene. Con la caduta dell’Impero Romano, divenne uno dei centri più importanti del litorale e contribuì alla fondazione di Venezia, accogliendo profughi dalla terraferma.
Tra i monumenti più importanti spiccano il Duomo di Caorle, risalente al 1038, in stile romanico-bizantino, e il campanile cilindrico dell’XI secolo, simbolo della città.
Ma l’anima autentica di Caorle si ritrova nei suoi casoni, le tradizionali case dei pescatori costruite con canne e paglia, immerse nella laguna. Un tempo erano rifugi invernali per i pescatori, mentre oggi rappresentano un’icona della cultura lagunare.
Grazie al turismo balneare, alla gastronomia tipica e alla sua storia millenaria, Caorle ha ritrovato splendore, diventando una meta imperdibile per chi desidera vivere l’autentica essenza dell’Adriatico.