Lio Piccolo, il suggestivo arcipelago della laguna veneta

di Giovanni Manisi

Lio Piccolo è un suggestivo borgo nel comune di Cavallino-Treporti. La sua particolarità è quella di essere un arcipelago costituito da un insieme d’isolotti divisi da stretti canali e barene, che rappresentano l’ecosistema ideale per molte specie di pesci e uccelli. La parola “Lio” è un antico termine locale che significa “lido”, mentre l’aggettivo “Piccolo” fu utilizzato per distinguere questa località dalla vicina “Lio Maggiore”, situata nel vicino comune di Jesolo. Lio Piccolo è raggiungibile percorrendo una lunga e stretta strada panoramica, che collega il litorale all’antico borgo, chiusa nei fine settimana per impedire un traffico non sostenibile in questo ambiente fragile e delicato, percorso da strade strette. Il modo migliore per visitare questi luoghi, ammirare la bellezza del paesaggio lagunare che lo circonda e godere della sua quiete, è senza dubbio in bicicletta.

Sebbene Lio Piccolo sia oggi una località prettamente agricola e scarsamente abitata, i reperti archeologici del territorio, tra cui i resti di due grandi case-emporio emerse dalla laguna, la descrivono come un importante scalo commerciale dell’epoca romana.  Nei secoli successivi queste zone, come molte altre della Laguna di Venezia, furono abbandonate e solo verso la fine del 1600 iniziarono a ripopolarsi. La rinascita del borgo avviene nella seconda metà del Settecento, quando la nobile famiglia veneziana dei Boldù, divenuta proprietaria di tutta l’area, risistemò l’omonimo palazzo e costruì la chiesa di Santa Maria della Neve. 

A fine ‘700, grazie alla fiorente attività delle saline locali, tra cui quella di San Felice, la popolazione crebbe fino a raggiungere quasi 500 abitanti, ma verso il 1950 cominciò nuovamente a spopolarsi ed ora ospita solo una ventina di abitanti.Data la sua conformazione e la sua posizione è il punto di osservazione ideale per ammirare il mutare della flora lagunare lungo le stagioni e per contemplare le diverse specie di uccelli che hanno trovato il loro habitat ideale tra le valli da pesca e le barene, tra cui i fotogenici fenicotteri.

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