di Giovanni Manisi
L’antica colonia romana Julia Concordia fu fondata nel 42 a.C., probabilmente su un precedente ed importante insediamento paleo-veneto abitato sin dal X secolo a.C. L’epoca romana fu un periodo di grande prosperità per la città che si trovava in un importante incrocio tra la via Annia, che partiva da Adria e giungeva ad Aquileia, e la via Postumia, che congiungeva Genova con Aquileia. Concordia era una città ricca, bella e grande ed era dotata di larghe strade, edifici sontuosi, terme e teatro. Nel III secolo Concordia divenne piazzaforte militare con una fiorente fabbrica di Sagittae, ovvero frecce, da cui il nome di Concordia Sagittaria, attribuito alla cittadina nel primo novecento. Un’antica leggenda vuole che il legionario che trafisse il Cristo sulla croce si fosse ritirato proprio a Concordia e nella sua casa ospitò l’evangelista San Marco, inviato ad evangelizzare Aquileia al tempo capitale della “X Regio Venetia ed Histria”, la più ricca regione dell’impero. Secondo la leggenda San Marco avrebbe scritto il suo Vangelo proprio nella casa del Centurione.
Al tempo delle persecuzioni dei Cristiani e fino all’editto di Costantino nel 313, anche Concordia ebbe numerosi martiri, che la leggenda vuole siano stati tumulati nella casa del Centurione, trasformata nella cappella Trichora Martyrium. Accanto alla Trichora, sotto l’attuale Cattedrale, venne edificata la prima Basilica Apostolorum paleocristiana, dotata di preziose reliquie dei Martiri e della Terra Santa, rimaneggiata più volte e distrutta nel 589 dalla grande alluvione, descritta anche da Paolo Diacono nell’Historia Longobardorum e che cambiò il corso di numerosi fiumi veneti. Nel 389 Concordia divenne sede vescovile, ma arrivò ben presto l’epoca delle invasioni barbariche ed anche qui come ad Aquileia gli Unni di Attila lasciarono alle loro spalle distruzione e morte. Arrivarono poi i Longobardi e con loro iniziò una lunghissima decadenza.
La furia delle acque e delle orde di barbari seppellirono così la Concordia romana, che riaffiorirà solo dopo il 1950 e solo parzialmente. Il nucleo originale dell’attuale Cattedrale è del X secolo. Nel 1446 venne ingrandita a tre navate e in epoca più recente allungata, assumendo l’attuale proporzionato ed elegante aspetto barocco. Ma il monumento più interessante e prezioso è il Battistero dell’XI secolo, in forme bizantine e a croce greca su base quadrata, voluto dal vescovo Regimpoto. All’interno la tomba del Vescovo e frammenti dell’ambone della basilica di epoca medioevale. Il soffitto della cupola è completamente affrescato con affascinanti scene degli evangelisti e spicca San Marco con il leone alato ed il libro in mano. La torre campanaria risale al XII secolo. Attorno alla piazza sono visibili numerosi reperti romani, un tratto della via Annia, alcuni mosaici, i muri basali della cappella paleo-cristiana, un ponte romano (via S.Pietro), i resti delle Terme (via Claudia) e diversi sarcofaghi.