di Giovanni Manisi
Con i suoi 150 residenti, San Gaetano è la frazione più piccola del territorio del comune di Caorle. Il paese vanta però origini antichissime: nel 1994 fu rinvenuto un esteso sito paleoveneto risalente alla tarda età del bronzo, che oggi è oggetto di studio della Soprintendenza ai Beni Archeologici del Veneto. Ma la fama di San Gaetano è legata all’incrocio delle vicende di alcuni personaggi in vista, in particolare i Franchetti, gli Ivancich, Henry Fonda ed Ernest Hemingway.
Era l’inizio del ‘900 quando nelle zone che vanno dalla laguna di Marano a quella di Caorle iniziarono le grandi bonifiche ed a San Gaetano arrivò Raimondo Franchetti, uno tra i più importanti esploratori italiani del XX secolo. Raimondo Franchetti aveva scelto questo sperduto angolo della laguna di Caorle per farne un centro a gestione autarchica di stampo illuminista sul genere delle vicine Alvisopoli e Ca’ Corniani.
Raimondo sposò a Venezia nel 1920 la contessina Bianca Moceniga Rocca, discendente dalla famiglia dei dogi Mocenigo, da cui ebbe quattro figli: Lauretana (che tutti chiamavano Simba ovvero leone in lingua swahili), Lorian, Afdera (dal nome di un vulcano della Dancalia) e Raimondo Nanuk (il nome dell’orso bianco). Fu proprio Nanuk che iniziò ad appassionarsi a queste zone prendendo a cuore la cura delle tradizioni e dell’ambiente delle terre del padre, troppo occupato nell’occupazione italiana in Africa che Mussolini stava conducendo in quell’epoca.
Il centro agricolo negli anni a seguire non ebbe le fortune sperate ma i Franchetti furono davvero sempre dei proprietari terrieri illuminati e la gente del posto racconta come il barone ci teneva a difendere il lavoro della bonifica ed il benessere dei lavoratori cercando nello stesso tempo di salvaguardare le tradizioni dei pescatori e l’ambiente lagunare.
Molto più successo ebbero invece gli eventi mondani organizzati da Nanuk: erano di casa ospiti della villa padronale e del casone in valle alcuni celebri nomi del jet set americano, tra i quali il premio Nobel per la letteratura Ernest Hemingway ed Henry Fonda, che sposerà in quarte nozze Afdera Franchetti, sorella di Nanuk. È proprio nella villa padronale dei Franchetti che Hemingway incontra Adriana Ivancich, che sarà la giovane musa ispiratrice dei romanzi “Di là dal fiume tra gli alberi” ed “Il vecchio e il mare”.
Se la villa padronale di San Gaetano accoglieva gli invitati, nel casone di Valle Grande, il campo base per le battute di caccia e di pesca, erano ammessi solo gli uomini. Hemingway, grande appassionato della caccia “in botte”, tipica di queste valli e di pesca vi venne spesso con Nanuk o accompagnato da pescatori e cacciatori del luogo.
La consacrazione di San Gaetano e delle sue valli da pesca avvenne quando Hemingway le immortalò nel suo romanzo “Di là del fiume, tra gli alberi”. Un romanzo storico, largamente autobiografico, ambientato nel periodo dell’immediato secondo dopoguerra tra Trieste e Venezia pubblicato negli USA nel 1950 ed uscito in Italia nel 1965. Oggi la casa padronale e gli edifici annessi, compresa la piccola cappella, versa in un triste stato di abbandono. Il paese ha mantenuto la vocazione agricola e alcune case coloniche sono state ristrutturate, così San Gaetano è ora un borgo residenziale con graziosi appartamenti ricavati dai grandi edifici colonici.