di Giovanni Manisi
La maggior parte delle terre della Venezia Orientale sono state strappate alle acque dall’opera della bonifica. Rare erano le zone boschive ed ancor più rare lo sono oggi. Restano due esempi, diversi ed ugualmente interessanti, di piccoli boschi: il bosco di Lison ed il bosco delle lame.Il Bosco di Lison si estende per circa sei ettari, sulle rive dell’omonimo fiume ed è un raro esemplare di bosco planiziale, ovvero di pianura, che risale al 1200 DC. Si tratta di un relitto delle selve di querce dell’ultimo periodo post-glaciale (a partire da circa 10mila anni fa) nella bassa pianura tra Livenza e Tagliamento.
Nel bosco dimorano querce, aceri campestri, ornielli, olmi, frassini, carpini, salici e pioppi ed è un’area importante per lo svernamento e la migrazione della fauna avicola, nonché per la nidificazione di alcune specie di uccelli rare in pianura, quali il colombaccio e il picchio verde. Tra gli uccelli, sono presenti anche rapaci come l’albanella reale e lo smeriglio; qui vive anche un anfibio raro, l’ululone dal ventre giallo, simile ad un piccolo rospo. Sito di interesse comunitario (SIC), zona di protezione speciale (ZPS), sito Natura 2000 per la tutela della biodiversità. Oggi è proprietà di Tenuta Planitia Società Agricola biologica, il cui nome è un tributo all’antico bosco.
Il Bosco delle Lame – in latino la lama significa palude – è incastonato in un’area agricola del territorio del comune di Concordia Sagittaria, nella località chiamata Sindacale. In questo millennio l’area è stata oggetto di una serie di interventi sul paesaggio che hanno visto la realizzazione di un’area boschiva della superficie complessiva di circa ventiquattro ettari ai margini del canale Sindacale. Il bosco, che prende il nome dalla zona in cui sorge, è formato da essenze autoctone ad alto fusto e diverse tipologie di arbusti. Negli ultimi due anni è stato oggetto di nuovi interventi di riqualificazione realizzati dal comune di Concordia Sagittaria in collaborazione con la Provincia di Venezia e il Consorzio di Bonifica del Veneto Orientale che lo hanno ulteriormente rivalutato con l’inserimento di percorsi ciclopedonali, punti di osservazione della ricca avifauna presente e di una vasta area umida.
Sotto l’aspetto paesaggistico il bosco delle Lame è senza dubbio affascinante per via della ricca varietà di uccelli e animali che lo popolano e che permetterà agli appassionati percorrerlo in mountain bike o a piedi circondati da scoiattoli, lepri, volpi, fagiani, falchi di palude e cigni e anche perché l’argine sul Canale Sindacale che lo circonda rappresenta uno splendido punto di osservazione dal quale si può ammirare la Valle Zignago e i canali della Laguna di Caorle, le bilance per la pesca ed i tipici Casoni di legno e di canne palustri.